Eugene Kranz – Direttore della NASA – Sbarco sulla Luna Apollo 13
i nostri plus
assicurare professionalità, preparazione, competenza,
è dovere morale e deontologico di un Professionista;
garantire l’obiettività e l’inconfutabilità della sua indipendenza,
è requisito inderogabile di un Revisore.
Ad aiutare gli amministratori nel monitoraggio e nella vigilanza sulla corretta applicazione della nuova disciplina, le società avranno i nuovi organi di controllo (collegio sindacale, revisore, società di revisione), con il compito, fra gli altri, di segnalare agli stessi amministratori e, ove inascoltati, al nuovo Organismo di Composizione della Crisi d’Impresa (OCRI), appositamente istituito presso le Camere di Commercio, gli eventuali segnali di allerta della crisi, al fine di adottare provvedimenti immediati e tempestivi per il riequilibrio aziendale.
Le imprese tenute alla nomina dell’organo di controllo (collegio sindacale, revisore, società di revisione) devono provvedervi nei 30 giorni successivi all’assemblea che approva il bilancio, all’interno del quale risulterà superato (per due anni consecutivi) anche uno solo dei seguenti parametri:
totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4 milioni di euro;
ricavi delle vendite e delle prestazioni: 4 milioni di euro;
A questo punto, l’impresa si troverà nella condizione di dover individuare il soggetto che abbia le caratteristiche idonee per garantire l’efficacia e la validità dell’operato dell’organo di controllo; dovrà discernere fra le diverse figure previste dalla norma: organo di controllo (collegio sindacale o sindaco unico) o revisore (individuale o società di revisione) e, quindi, optare per la soluzione che meglio si adatta alle sue esigenze, con un occhio anche all’economia di spesa: un collegio sindacale costa più di un sindaco unico, che costa più di un revisore, ferme restando le attenzioni alle diverse attribuzioni e competenze professionali.
L’amministratore dovrà anche preoccuparsi di verificare, con la migliore attenzione del caso, che la scelta ricada verso un soggetto (individuale o collettivo) che assicuri, oltre a professionalità e competenza specialistica e la formale iscrizione nel Registro del MEF, la più totale indipendenza nei confronti dell’impresa, pena l’inefficacia giuridica della sua azione di controllo.
Il principio dell’indipendenza è fortemente significativo per la validità del giudizio del revisore sul bilancio e sulla correttezza dell’operato degli amministratori; tanto che la Cassazione (Civile, sezione 1, sentenza 14919/2019) è arrivata a introdurre un nuovo principio, quello <<della cosiddetta indipendenza anche “in apparenza”, essendo necessario che il revisore contabile, oltre ad essere indipendente, appaia anche tale agli occhi dei terzi>>.
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Giampaolo Sechi, avvocato amministrativista esperto in diritto dell’ambiente, opera sia come
professionista patrocinante presso ogni giurisdizione, anche superiore, sia come giurista d’impresa,
particolarmente nel campo dell’assistenza e consulenza nei procedimenti amministrativi
autorizzatori avviati da società di capitali e holding.
In questo ambito, si occupa frequentemente di partecipare a conferenze di servizi, tavoli
tecnici e riunioni con altri professionisti, soprattutto nei casi di proposte di approvazione progettuale
di grandi impianti, o di modifiche e revamping degli stessi.
Nell’ambito del rapporto con le società che gestiscono stabilimenti produttivi di ogni genere e
grandi impianti per la produzione di energia o per il trattamento delle acque e dei rifiuti, ha
maturato notevole esperienza anche come componente di Organismi di Vigilanza ex D. Lgs.
231/01, sia in Organismi composti da più componenti sia come componente monocratico.
Antonello, qualificato sia come Avvocato Cassazionista in Italia che Solicitor presso le Corti Superiori in Inghilterra e Galles, vanta oltre 30 anni di esperienza nel Diritto Civile, Commerciale e degli Affari Internazionali.
Avvocato di seconda generazione, esercita la professione dal 1987 in Italia e dal 2013 nel Regno Unito. E’ Fellow del Chartered Institute of Arbitrators, esperto in ambito nazionale e internazionale su arbitrati e metodi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR).
E’ un consulente legale affidabile, corretto e professionale, apprezzato per le sue naturali doti di problem-solving.
Grazie a network di relazioni nel mondo delle professioni e delle imprese, Antonello gestisce casi e assiste la clientela in qualsiasi materia per lo sviluppo di affari ed è un consulente preciso nelle gestioni patrimoniali, nel settore societario e nella contrattualistica commerciale. Il suo supporto è raccomandato per imprenditori creativi e innovativi e per chi vuole prevenire rischi ed evitare controversie.
Antonello è co-founder di Freebly, il primo studio legale italiano in forma di società benefit per avvocati a r.l., con sede a Milano, e partner di Gunnercooke llp, con sedi a Londra, Manchester e Leeds.
Federica, laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore, avvocato, specializzata in diritto societario e fallimentare, diritto finanziario e bancario. Ha conseguito il titolo di Gestore della Crisi da sovraindebitamento presso l’Università degli studi di Bari.
Michele, commercialista, revisore legale, avvocato, esperto in diritto societario, bancario, fiscale, delle procedure concorsuali e delle crisi aziendali. Vanta esperienza pluriennale in ristrutturazioni aziendali e operazioni societarie straordinarie.
Alessandro, commercialista, revisore legale, avvocato, esperienza pluriennale nelle problematiche aziendali e societarie e negli organi di governo e di controllo di diverse società. Insegnante di Economia Aziendale presso le scuole secondarie di secondo grado dal 1983, ha anche esperienza universitaria come cultore della materia in discipline societarie.
Persona sensibile e attenta all’impresa e a chi la governa, ama fare le cose per bene nella consapevolezza della complessità delle problematiche aziendali, di cui riesce sempre a cogliere la dimensione d’insieme.
Vito, ispiratore e fondatore della società, si è formato prima come professionista in campo commerciale (ragioniere commercialista dal 1978, iscritto all’Ordine di Taranto) e poi come revisore legale (iscritto nel Registro del MEF con anzianità dal 1992) alla scuola delle grandi multinazionali della revisione contabile che negli anni ’80 venivano chiamate “big eight” (formazione iniziale acquisita presso la Coopers & Lybrand nel 1982); infine, da un decennio, come esperto in materia di responsabilità amministrativa degli enti e componente di organismi di vigilanza (d.lgs. 231/2001).
In concomitanza con l’attività professionale di ragioniere commercialista, Vito ha acquisito la sua esperienza di revisione su lavori presso imprese industriali, finanziarie (leasing), commerciali e di servizi, per conto di società di auditing italiane, anche in veste di socio, e straniere; ha partecipato anche, quale componente, alla commissione di studi sui “Princìpi di revisione” presso il Consiglio nazionale dell’Ordine professionale di appartenenza.
Partecipa, quale componente, a consigli di amministrazione e collegi sindacali di enti, associazioni e società commerciali ed è fondatore, oltre che attuale vice-presidente vicario, del premio Industria Felix – L’Italia che compete
Vito possiede competenze e capacità di leadership nella conduzione di lavori di revisione legale e di consulenza direzionale, orientata al business, per una vasta gamma di transazioni aziendali, che lo hanno reso un consulente di estrema fiducia per i suoi clienti.
Le principali capacità di intervento sono così riassumibili:
Vito parla e scrive correntemente italiano e spagnolo, oltre che inglese e francese.